venerdì 18 gennaio 2008

La non sapienza della Sapienza e la Sapienza di Benedetto XVI

Considero triste e disarmante ciò che è successo in questi giorni riguardo il (non avvenuto) discorso del Papa alla Sapienza. E' inutile che stia qui a dire se sono cattolico o no, induista, musulmano, ateo o seguace della religione dei jedi, il discorso è che, in questo caso, tirare in ballo parole come laicismo et similia è un atto di disonestà culturale, non c'è altro modo di descriverlo.
Non permettere ad un alta carica come quella del Vescovo di Roma è un atto antidemocratico e, oltretutto, molto stupido. Basta pensare a quanta pubblicità ha avuto il non-evento. Si possono benissimo contestare le dichiarazioni, le idee, l'istituzione che il Papa rappresenta, ma non questo. Aveva ragione Montanelli quando parlava di maggioranze silenzione che si fanno prevaricare da minoranze rumorose. Un gruppetto di deficenti ha penalizzato un Università intera e, ancora più grave, fatto fare una figura misera all'Italia a livello internazionale.

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