giovedì 6 marzo 2008

Happy Birthday To Me

26.


Nick Drake (19 Giugno 1948 – 25 Novembre 1974)

Questo post non sarà dedicato a me, o meglio lo sarà, in una maniera strana, parlerò di me parlando di Nick Drake, uno degli artisti, uno dei poeti che più di molti altri ha segnato la mia vita, in maniera indelebile.
Ancora ricordo dov'ero la prima volta che sentii la sua musica, ancora ricordo la canzone, ancora ricordo le note di quella chitarra e l'ingresso del suono caldo e corposo del violoncello, la canzone era 'Cello song, dal primo album Five Leaves Left. Ero in vacanza-studio in Inghilterra, in un piccolo paesino del sud: Winchester. Sarei voluto andare a Londra ma ero ancora ragazzino e i miei non si fidavano di buttarmi in una città grande e pericolosa come Londra. Col senno di poi devo dirgli grazie, perchè fu proprio grazie a uno degli insegnanti che ci faceva lezione che ascoltai per la prima volta la magia prodotta dalle corde della chitarra, dalla voce di Nick Drake.
Ricordo che eravamo a lezione e io stavo parlando con questo ragazzo di musica, quando lui mi dice: conosci Nick Drake? e io: si ho letto qualcosa ma non ho mai sentito nulla. E lui porgendomi il suo lettore (credo un walkman altro che lettori mp3) fece partire 'Cello song. Rimasi fologorato, toccato dal suono di quella chitarra, così chiaro e limpido ma che allo stesso tempo rivelava accordi complessi e particolari. Quel che è avvenuto dopo è prevedibile, ho comprato i dischi, letto la sua biografia, ma l'influenza che la sua musica, la sua poesia ha avuto su di me è andata oltre. Ho trovato rifugio nella sua musica, le sue parole sono state per me un guscio in cui rinchiudersi, anche se volte mi ha fatto paura, mi ha spaventato leggere testi così consapevoli, così, a modo loro, brutali, cantati da una voce di velluto. Una voce che ci ha lasciato a 26 anni. Una voce che ho voluto ricordare per i miei 26 anni.

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